Quilty. Film on Food

Recentemente mi è capitato di rivedere Oltre il giardino, il film di Hal Ashby con Peter Sellers. Inutile ricordare quanto sia bravo Peter Sellers in questo divertente (per me) apologo. Vedendo il film mi è venuta voglia di scriverne e allora ho pensato di condividere alcune riflessioni sul cinema creando questo sito/blog. L'ho chiamato Quilty come il personaggio di Lolita di Kubrick interpretato da Sellers, un po' perché, si sarà capito, mi piace molto l'attore/personaggio, un po' perché anni fa quando creai la mia casella di posta decisi di avere come username quilti (con la i perchè con la y non me la prendeva). Fin qui tutto bene, ma che c'entra Film on Food? In questi anni mi sono occupato di entrambe le cose, in verità più del Food. Per carità, non sono un cuoco, il mio rapporto con il cibo, oltre che alimentare, è principalmente sulla carta perchè ho avuto modo, per lavoro, di scriverne. Per quel che riguarda i film anche in questo caso si tratta di una passione che per un po' di anni mi ha coinvolto molto. Però quello che vorrei dire è che non mi interessa parlare di film sul cibo, altri lo stanno facendo o lo hanno già fatto. Per essere chiari, non mi interessa La grande abbuffata di Marco Ferreri o Il pranzo di Babette di Gabriel Axel: se proprio devo parlare di Ferreri allora mi stimola di più un film come Dillinger è morto e la lunga sequenza in cui Michel Piccoli si prepara la cena, solitario, senza una battuta. Oppure Italianamerican, il documentario di Martin Scorsese dedicato ai suoi genitori dove la mamma di Scorsese, Catherine, prepara le polpette (meatballs) e nei titoli di coda compare la ricetta. Insomma, vorrei affrontare il cibo nel cinema da angolazioni diverse, non solamente perchè fa parte del soggetto del film. Vediamo che cosa ne viene fuori.