E' pollo? Qualcosa che gli somiglia.

Il pasto di David Bowman in "2001 odissea nello spazio"
Il pasto di David Bowman in "2001 odissea nello spazio"

Penso che Kubrick si sia divertito moltissimo a immaginare il cibo in 2001 odissea nello spazio. La fama di perfezionista che Kubrick si è costruito negli anni avrà certamente coinvolto anche l'aspetto alimentare in un film così totale e avveniristico in cui, come scrive Rino Pensato, niente è lasciato al caso, nulla, anche il più insignificante (in apparenza) fotogramma non è lì per caso. Una delle sequenze che ricordo con maggior vividezza è quella in cui David Bowman, a bordo del Discovery, consuma un pasto a base di creme colorate con una forchetta high-tech, ergonomicamente perfetta. Nulla è più lontano dall'immagine del cibo che abbiamo in mente tutti noi (a meno che non si parli di cucina molecolare), ma trattandosi di fantascienza (anche qui ci sarebbe da discutere sul fatto che 2001 sia un film di fantascienza) Kubrick ha saputo rendere tutto perfettamente asettico, privo di qualsiasi qualità organolettica, tutto ridotto ai minimi termini, salvandosi solo l'aspetto cromatico (immagino però che qualche profumo/aroma artificiale lo abbia pensato). Faccio un salto (e in 2001 i salti temporali sono da manuale) per andare alla scena di Bowman, invecchiato, seduto in vestaglia a un tavolo imbandito: un piatto con della carne, un bicchiere di vino bianco che poi andrà in frantumi, un panino collocato su un piattino, vassoi coperti, posate (se volete il menu andate sul sito di MenSa). L'ambientazione, il tono, l'umore della sequenza non sono molto diversi dalla scena in cui Bowman consuma il suo pasto gelatinoso/cremoso. Voglio dire che l'arredamento settecentesco (secolo, come è noto, assai caro a Kubrick), il pavimento a scacchi bianchissimo (la mente corre alla scena del processo di Orizzonti di gloria), il candore, la pulizia, l'asetticità (di nuovo) non rendono questo pasto più "vero", meno "tecnologico" rispetto a quelli consumati sulle navicelle spaziali. Chiudo con un ringraziamento: sono debitore per queste righe a Giuseppe Lippi, autore di un preziosissimo Dizionario Ragionato dedicato a 2001 e pubblicato per Le Mani nel 2008.

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